Credit Default Swap

Cosa sono e come funzionano i CDS

Introdotto nei primi anni ’90 da J. P. Morgan, il credit default swap è uno strumento derivato sul rischio di credito che permette al possessore di proteggersi da un’eventuale insolvenza del debitore a fronte del pagamento di un premio periodico. Il titolo è un contratto con il quale il detentore di un credito, protection buyer, paga una somma che è fissa, periodica e commisurata al rischio e alla probabilità di insolvenza del debitore a favore del protection seller che si assume il rischio di credito su quell’attività in caso si verifichi un credit event. Nel mondo dei CDS i credit events sono dei trigger che vengono concordati al momento della stipula del contratto e solitamente riguardano: fallimento dell’entità di riferimento, mancato pagamento, ripudio e moratoria, accelerazione dell’obbligazione.  In questo tipo di contratti i due soggetti coinvolti, buyer e seller, possono anche non avere alcun rapporto di credito con il terzo soggetto emittente in quanto il sottostante è solo il merito creditizio e non il vero e proprio credito. La compravendita avviene sui mercati non regolamentati, Over The Counter, e le contrattazioni avvengono in modo informale tra le parti attraverso conversazioni telefoniche o telematiche. Un risparmiatore privato non può, però, acquistare questa “polizza” poiché rivolta esclusivamente agli investitori professionali. Un CDS può essere stipulato sia su bond statali che su obbligazioni societarie e la sua quotazione, che indica quanto il protection buyer dovrà conferire al seller per assicurarsi, è espressa in basis point pari al 0,01% del nozionale di riferimento. Ad esempio, se un’obbligazione ha uno spread di 80 punti base, cioè rende lo 0,80% annuo in più rispetto ai tassi interbancari di riferimento, anche il premio, cioè il costo annuo di un CDS, sulla stessa obbligazione dovrebbe avvicinarsi agli 80 punti base.  Ciò significa che all’aumentare della quotazione aumenta la rischiosità del debitore; infatti, confrontandola con lo “spread” della relativa obbligazione, si può analizzare quanto il mercato consideri “rischioso” l’emittente. Se la quotazione è maggiore dello spread l’obbligazione è poco conveniente e viceversa e altresì sarà conveniente acquistare un titolo di debito in concomitanza di una riduzione del costo di un CDS e viceversa.

CDS e la crisi finanziaria del 2008

Prima del 2008 era stato investito più denaro in CDS che in qualsiasi pool e il loro uso spregiudicato ha portato al quasi fallimento delle compagnie assicuratrici, come AIG negli Stati Uniti nel momento in cui si è verificato uno specifico credit event. Al tempo dello scoppio della bolla immobiliare e della crisi dei subprime, l’American International Group era non solo la più grande compagnia assicurativa del mondo ma e soprattutto era il fulcro del mercato dei CDS e per questo si temette il suo collasso finanziario. AIG assicurava tramite CDS pacchetti di bond comprendenti mutui subprime di banche e società finanziarie soprattutto europee. Con la crisi dei subprime i CDS sono diventati più cari e AIG ha dovuto emettere più collaterali a garanzia delle polizze. Quando i prodotti sottostanti si sono rivelati in perdita, il concretarsi del pericolo di collasso dell’intero sistema articolato di garanzie instillò il terrore che tale evento avrebbe prodotto conseguenze catastrofiche su tutte le banche e società finanziarie che avevano sottoscritto CDS. La Federal Reserve ha allora deciso di intervenire in soccorso alla società, concedendo una linea di credito di 85 miliardi in cambio di una quota del 79,9% del capitale della compagnia sotto forma di warrant e con il diritto di veto sulla distribuzione dei dividendi.

Conclusioni

Da quanto evidenziato è possibile riscontare una certa assonanza sul funzionamento di base dei CDS e delle usuali forme assicurative. Così come il proprietario di un’automobile può assicurarsi contro il rischio di furto o incendio, allo stesso modo il possessore di un’obbligazione può tutelarsi contro il rischio di default di chi l’ha emessa. Tuttavia, per comprare un CDS non è necessario essere in possesso dell’obbligazione sottostante; questi, infatti, vengono negoziati solo tra buyer e seller (assicuratore). Nati per proteggere chi possiede le relative obbligazioni, i CDS si prestano a essere utilizzati in un’ottica speculativa e sono così diventati uno strumento per scommettere contro una determinata azienda, puntando sulla probabilità che questa vada in bancarotta.

Contatti

Mail

info@liucfinclub.com

Social
Social

Dove siamo

Indirizzo

C.so Matteotti 22, Castellanza (VA) 21053