Cosa sono le Stock Options

Una stock option (o equity option) è uno strumento finanziario che conferisce al suo possessore il diritto di acquistare un determinato asset ad un prezzo e ad una data concordati. Le stock option si presentano in due forme fondamentali:

• Le opzioni call, le quali conferiscono al titolare il diritto, ma non l'obbligo, di acquistare l'attività a un prezzo stabilito (detto strike price) entro un determinato periodo di tempo. 
• Le opzioni put, invece, conferiscono al titolare il diritto, ma non l'obbligo, di vendere l'attività allo strike price entro un determinato periodo di tempo.

Questa tipologia di strumento finanziario è un tipo di remunerazione azionaria concessa dalle società ad alcuni dipendenti o dirigenti che equivalgono a opzioni di acquisto (call). Le stock option per i dipendenti conferiscono di fatto a un dipendente il diritto di acquistare le azioni della società a un prezzo specifico per un periodo di tempo limitato. Spesso hanno un calendario di maturazione che limita la possibilità di esercizio. Se il prezzo di mercato delle azioni è salito una volta terminato il periodo di maturazione, il dipendente può trarre grandi vantaggi dall'esercizio di tali opzioni. Solitamente, possiamo definire la vita delle stock option in tre fasi principali:

• il granting: è la fase in cui l’impresa concede ai propri collaboratori il diritto ad acquistare un certo numero di azioni in un arco temporale futuro prestabilito e ad un prezzo predeterminato;
• il vesting: il periodo che intercorre dall’offerta della stock option all’inizio del periodo per l’esercizio del diritto di opzione;
• l’exercising: la fase in cui viene esercitato il diritto di opzione.

Dal punto di vista della tassazione, invece, in Italia l’Agenzia delle Entrate definisce questo asset come  redditi da lavoro dipendente o assimilato, per questo motivo la differenza fra il valore delle azioni assegnate e il corrispettivo pagato concorre a formare il reddito imponibile del dipendente assoggettato alla tassazione Irpef.

Spesso le società con azionariato diffuso presentano problemi di corporate governance e incentivazione manageriale, in quanto è difficile allineare gli obiettivi del management con quelli degli azionisti. Per attenuare questa divergenza, potrebbe essere necessario sostenere ingenti costi di controllo, ma spesso risulta impossibile per l'azienda. Per questo motivo, le stock option sono una forma di retribuzione che permette di incentivare il management in modo da legare la propria remunerazione con la creazione di valore per gli azionisti.

Tuttavia, nel corso della storia, ci sono stati diversi scandali finanziari causati dall'uso distorto delle stock option, tra cui lo scandalo Enron negli Stati Uniti. Dato che l'entità dell'incentivo per i manager dipende dal valore del titolo, il manager può cercare di influenzare il prezzo del titolo in prossimità dell'esercizio, prendendo decisioni che favoriscano risultati positivi di breve termine anche a scapito del futuro (ad esempio considerare il rinvio di progetti di investimento o di determinate spese, occultare gran parte dei debiti dell’azienda), rinviare la diffusione di informazioni o dati negativi sull'andamento economico, finanziario e competitivo dell'impresa, o ancora adottare comportamenti fuori dalle regole. Questo fu quello che accadde agli inizi degli anni duemila quando la Enron, società energetica americana con sede a Houston, in Texas, sviluppò uno staff di dirigenti che, grazie all'uso di scappatoie contabili e di una scarsa rendicontazione finanziaria, riuscì a nascondere miliardi di dollari di debiti derivanti da operazioni e progetti falliti. Il direttore finanziario Andrew Fastow e altri dirigenti hanno ingannato il consiglio di amministrazione e il comitato di revisione di Enron su pratiche contabili ad alto rischio al fine di gonfiare il valore delle azioni al fine di ricevere una remunerazione molto elevata occultando i diversi problemi che l’azienda stava affrontando. Quando i segreti dell’azienda vennero svelati il valore del titolo azionario crollò da 86 dollari a 26 centesimi, annullando quasi l’intero capitale sociale e mettendo in grave difficoltà un cospicuo numero di dipendenti. Nel dicembre 2001 il gruppo andò incontro al fallimento e molti dirigenti della Enron furono incriminati per una serie di accuse e alcuni furono successivamente condannati al carcere.