L'ecosistema dei pagamenti digitali

Introduzione

Le analisi di Statista rivelano un valore totale delle transazioni nel segmento dei pagamenti digitali di 6.752.388 milioni di dollari nel 2021, un tasso di crescita annuale (CAGR) nel periodo 2021-2025 del 12.24% e un importo totale previsto di 10.715.390 milioni di dollari entro il 2025. Il segmento più grande del mercato è il commercio digitale, con un valore totale della transazione di 4.176.874 milioni di dollari nel 2021.Le analisi di Statista rivelano un valore totale delle transazioni nel segmento dei pagamenti digitali di 6.752.388 milioni di dollari nel 2021, un tasso di crescita annuale (CAGR) nel periodo 2021-2025 del 12.24% e un importo totale previsto di 10.715.390 milioni di dollari entro il 2025. Il segmento più grande del mercato è il commercio digitale, con un valore totale della transazione di 4.176.874 milioni di dollari nel 2021.Questi sono solo alcuni dei numeri che riguardano il mercato dei digital payments. Un settore che domina l’economia in maniera trasversale e che è necessario per poter operare in qualsiasi campo.Nel 1950 nacque la prima carta di credito. Tecnologia che ormai è diffusa in tutto in mondo, inizialmente, era stata pensata come una carta che consentiva ai business men di New York di poter saldare i propri pagamenti alla fine di ogni mese presso i Diners Club. La Diners Club International è una società di servizi finanziari, fondata nel 1950, che mise in commercio la prima carta di credito indipendente al mondo.Successivamente, nel 1958, l’American Express Company si inserì in questo mercato sicuramente promettente ed ancora agli albori. L’idea era di una carta ricaricabile, utilizzabile anche durante i viaggi così da evitare lo scomodo denaro fisico. Il vero problema, in quegli anni, era che l’idea era stata messa in pratica ma vi era da definire e costruire tutta l’infrastruttura che potesse permettere di utilizzare la nuova tecnologia. Gli istituti finanziari non avevano ancora una rete di contatti internazionali che gli permettesse di estendere i propri servizi. Con lo sviluppo della tecnologia e di Internet, anche gli istituti di credito incominciarono ad implementarle così da renderle il primo mezzo di pagamento utilizzato al mondo.

L'evoluzione del mercato

Le dinamiche che hanno guidato e hanno permesso l’ascesa del settore sono varie. Le dinamiche che hanno guidato e hanno permesso l’ascesa del settore sono varie.Innanzitutto, vi è l’inarrestabile processo di innovazione tecnologica che porta con sé una continua ricerca dell’efficienza e dell’efficacia da poter applicare a svariati ambiti rendendo obsoleti metodi di pagamento convenzionali come il contante. Inoltre, grazie all’innovazione, si rende possibile accorciare i tempi di pagamento drasticamente. Ad oggi si può pagare in qualsiasi posto e in qualsiasi luogo, basta essere dotati di una connessione internet e di uno smartphone. Prosegue così il processo di progressivo abbandono del lato più fisico dei pagamenti, il passaggio di mano in mano di una banconota o l’andare in banca per poter fare un bonifico.L’evoluzione dei pagamenti cosiddetti “cross-border” ovvero una transazione tra individui, aziende o banche che operano in due Stati differenti che non necessariamente condividono un confine. Grazie a regolamentazioni e procedure comuni tra i vari Paesi, dettate da autorità come la SWIFT (Society for Worldwide Interbank Financial Telecommunication), si è resa possibile una maggiore comunicazione e, di conseguenza, uno sviluppo decisamente importante della tecnologia. Con riferimento ai regolamenti, la direttiva PSD2 ha introdotto controlli più stringenti in maniera tale da incrementare la competizione, l’innovazione e la trasparenza all’interno del settore. Ulteriore esempio di armonizzazione è l’entrata in vigore della Interchange Fee Regulation (IFR), in tutti gli Stati membri dell’Unione Europea dal 2015. Sono stati introdotti nuovi limiti alle “interchange fees”, ovvero le commissioni interbancarie che la banca issuer (la banca dell’intestatario della carta di credito) applica alla banca acquirer dell’esercente nel momento in cui avviene un pagamento. Come regola generale, la normativa ha fissato un tetto di commissione dello 0,2% per quanto riguarda le carte di debito e dello 0,3% per le carte di credito.Inoltre, è stato definito lo standard internazionale basato sui di messaggi Extensible Markup Language per lo scambio elettronico di dati nel settore finanziario (ISO 20022).Infine, lo sviluppo di partnerships con Fintech specializzate e lo sviluppo di API (Application Programming Interfaces) ovvero degli standard per la descrizione delle interfacce di programmazione di un’applicazione.Tutto questo ha permesso e permetterà ai digital payments di crescere e di svilupparsi rendendo sempre più efficiente il mercato. Il modello di business principale dei fornitori di servizi di pagamento prevede la fatturazione di una commissione per ogni transazione e, secondo il Fatto Quotidiano, quest’ultime possono variare dallo 0,99% fino al 4%. Inoltre, vi è il costo di installazione del POS (che può arrivare ad un massimo di 100 euro) e anche il canone mensile che varia dai 10 ai 50 euro. Vi è da ricordare che quest’ultime due fonti di guadagno non sempre sono previste.Con l’innovazione tecnologica, le varie partnership con le Fintech specializzate e l’armonizzazione dei regolamenti, la tendenza è una sempre maggiore trasparenza ed uno stimolo alla competizione riducendo il costo da parte degli esercenti nell’accettare pagamenti con carta (e di conseguenza anche il costo da parte dei consumatori) favorendo così l’utilizzo di transazioni cashless. Spinti anche dalla pandemia COVID-19 e dall’effetto cashback, in Italia, secondo ANSA, i pagamenti digitali sono aumentati del 23% raggiungendo i 154,6 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2021. I pagamenti contactless sono stati segnati da un +66% nell’ultimo anno. Importante è anche il dato sui pagamenti da smartphone con 2,7 miliardi di transazioni e uno scontrino medio che èsceso di oltre l’11%. Quest’ultimo dato è significativoin quanto è sintomo di una maggiore diffusione delpagamento in formato digitale e di una struttura asupporto per le banche e per gli esercenti.

Il Payment Ecosystem

Un pagamento digitale può essere definito come un trasferimento di denaro tra privati o enti che si differenzia dai metodi tradizionali come bonifici, assegni o contante e che avviene tramite un dispositivo digitale come un telefono, un POS (Point of Sales), un computer o con carte di credito/debito e prepagate. Secondo emerchantpay, nel mondo ci sono più di 2 miliardi di soggetti on-line che spendono più di 3,5 trilioni in beni e servizi ed è necessario anche per il più piccolo commerciante integrare il proprio business con i pagamenti digitali. È importante quindi capire come si sviluppa l’ecosistema dei pagamenti e quali sono i soggetti che ne fanno parte. Innanzitutto, vi sono vari ed importanti attori che costituiscono il sistema:

  • Cardholders: consumatori che usano le carte (credito/debito/prepagate) per acquistare beni eservizi.
  • Merchant: azienda che vende i propri beni e sevizi on-line o tramite negozi fisici.
  • Issuer: banca che emette carte di credito e di debito ai consumatori; emettendo il pagamento alla banca del commerciante per conto dei propri clienti, essa si assume il rischio nel caso in cui il cliente non sia in grado di pagare il saldo sulla carta di credito.
  • Acquirer: istituzioni finanziarie che creano connessioni con i principali schemi di pagamento come VISA o MasterCard; esse permettono al commerciante di accettare pagamenti con carta dalla banca issuer.
  • Schemi di Pagamento: agiscono come regolatori all’interno dell’industria del pagamento e hanno il principale compito di trasmettere i dettagli del pagamento tra l’Acquirer e l’Issuer; tali schemi determinano gli standard tecnici e le regole per condurre le operazioni di pagamento e permettono di regolare il funzionamento del processo di transazione.
  • Payment Gateway: servizio che consente ai commercianti di accettare pagamenti effettuati con carte di credito/debito per transazioni innegozio o on-line; esso crittografa le informazioni in modo sicuro e le trasmette al negozio, all’Acquirer e all’Issuer.

Il Cardholder procede al pagamento, per esempio, sulla pagina web del negozio attraverso la compilazione dei campi inerenti alle informazioni della carta di credito/debito/prepagata. Il payment gateway trasferisce in sicurezza le informazioni presso l’Acquirer e quest’ultimo, dopo aver certificato il pagamento tramite il proprio controllo su frodi e sicurezza, indirizza la transazione attraverso lo schema di pagamento rilevante. Lo schema di pagamento procede con un ulteriore processo di controllo antifrode e di sicurezza prima di mandare i dati del pagamento all’Issuer. Quest’ultimo determina se il Cardholder ha abbastanza fondi o credito per coprire il pagamento e successivamente si autorizza o si nega il pagamento. Il Payment Gateway trasferisce l’autorizzazione o il messaggio di transazione rifiutata allo schema di pagamento, all’Acquirer, al negozio e al Cardholder. Tutto il processo avviene in pochissimi secondi.

Conclusione

Indubbiamente i pagamenti digitali offrono molti vantaggi sia lato cliente sia lato aziende e istituzioni. Innanzitutto, vi è una maggiore efficienza e velocità nelle transazioni, il che porta ad un risparmio sui costi. Al contrario del contante, i pagamenti digitali rappresentano un metodo più sicuro e trasparente in quanto permettono di incrementare e migliorare la tracciabilità e quindi la conseguente riduzione di corruzione e furti. Ultimo aspetto è l’ecosistema che si va a creare con questa tecnologia. Non ci si limita a pagare con una carta di credito in un negozio o on-line ma grazie all’innovazione si può accedere a tutta una gamma di servizi aggiuntivi finanziari come conti di risparmio, prodotti di credito e assicurativi. Tutto questo permette di sbloccare opportunità economiche e flussi di risorse più efficaci nell’economia. D’altro canto, abbiamo alcuni aspetti negativi. Anche se le società che operano in questo settore investono notevoli somme nella sicurezza, vi è sempre lapossibilità di hackeraggio e di frode di questepiattaforme. Inoltre, vi sono le commissioni che i commercianti devono pagare per poter offrire questo metodo di pagamento e le spese derivanti dalla creazione dell’infrastruttura on-line che permette il pagamento. Infine, vi è la connessione internet a cui tutto il processo è collegato ed è essenziale per lo svolgimento dello stesso. Ad oggi, si punta molto sull’efficienza dell’infrastruttura ma è pur sempre potenzialmente soggetta a blackout o a malfunzionamenti.

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